Magazine Agorauto

News

Le classiche più costose del 2022 secondo Bonhams

Autore: Michele Di Mauro · Credits Ph: Bonhams

10 Dicembre 2022
Le classiche più costose del 2022 secondo Bonhams

Fine anno, tempo di bilanci. Da qui alle prime settimane del prossimo gennaio il mondo del Classic sarà alle prese con statistiche e classifiche di ogni genere, relative all’andamento e allo stato di salute del mercato.

A tal proposito, la casa d’aste Bonhams ha stilato la lista delle dieci auto più costose battute durante i suoi incanti tenutisi quest’anno in tutto il mondo. Bonhams è un nome di primo livello nel motorismo storico e da collezione, e quindi il dato si fa interessante per chi compra e vende auto storiche anche in ottica di investimento.

Da una prima analisi emergono alcuni dati interessanti. Il primo è che, rispetto ad altre annate, il top price è piuttosto “contenuto”: poco più di quattro milioni di euro. Siamo quindi lontani dai massimi storici e ad anni luce dalla vendita record di quella che è la vettura più costosa mai venduta, la Mercedes 300 SLR Uhlenhaut ceduta dal Museo della casa di Stoccarda la scorsa primavera alla stratosferica cifra di 135 milioni di euro.

Il secondo è che nella top ten della casa londinese figurano ben tre youngtimer, di cui una si piazza nientemeno che al secondo posto, nonostante abbia appena otto anni e sia stata presentata addirittura in una colorazione non originale.

Terzo, troviamo ben due BMW nei primi cinque posti, caso piuttosto insolito dato che raramente la casa bavarese spunta posizioni di rilievo assoluto nelle grandi classifiche internazionali di questo tipo.

Quarto, dieci vetture su dieci sono auto sportive. Segno che, per l’appassionato, l’automobile dei sogni è, prima di tutto, un oggetto di piacere e divertimento. Anche se probabilmente una buona metà dei pezzi in classifica calcherà molto raramente l’asfalto.

Quinto, troviamo un dieci su dieci anche analizzando la provenienza dei modelli in classifica: sono tutti europei, divisi in appena tre passaporti di produzione: Italia con quattro (tre Ferrari e una Lamborghini), Francia con tre (tutte Bugatti), Germania con tre (due BMW e una Porsche).

Siamo ormai vicini allo svelare troppo, non ci resta che scoprire la classifica.

10. Bugatti EB110GT del 1996

Alle soglie degli anni novanta la prolifica coppia formata dall’ingegner Paolo Stanzani e dal designer Marcello Gandini, colleghi in Lamborghini e già autori della Countach, sposa l’ambizioso progetto guidato dall’imprenditore italiano Romano Artioli per far risorgere il marchio Bugatti con una nuova sensazionale supercar.

E in effetti il prodotto finale sensazionale lo è davvero: la EB110 è ancora oggi un’automobile spettacolare, dalla linea ardita alla trazione integrale e al V12 a corsa breve con cinque valvole per cilindro, quattro turbocompressori e 568 CV, per una velocità massima di oltre 350 km/h. Ne sono state costruite appena 125, la maggior parte della versione GT come questo esemplare da 10.000 km venduto a Parigi per 1.817.000 euro, diverse centinaia di migliaia al di sopra della stima massima, stabilendo il nuovo record mondiale d’asta per il modello.

9. Lamborghini Miura P400S del 1969

Secondo molti la Miura è la madre di tutte le supercar, un modello che ha riscritto le regole dell’auto sportiva. La prima vera concorrente della Ferrari, nata a un pugno di chilometri di distanza.

Rifinita in un vibrante Verde Miura su interni neri, questa P400 S restaurata totalmente si è imposta da subito come uno dei migliori esemplari esistenti negli Stati Uniti, spuntando 1.957.500 dollari all’asta di Quail.

8. Bugatti Tipo 35B del 1929

Bugatti ha realizzato in tutto appena 45 esemplari della Type 35B, una delle più iconiche Bugatti Grand Prix. La maggior parte di esse riposa oggi nei musei o in collezioni private, dalle quali ci si guarda bene dal separarle. Per questo, quando l’esemplare in foto è apparso sui cataloghi di Bonhams Monaco, più di qualcuno è saltato sulla sedia.

L’auto, che apparteneva allo stesso proprietario da ben 47 anni, è andata a ruba per la bellezza di due milioni di euro, grazie anche alla storia nota, a tutti i numeri corrispondenti e alla sua grande originalità.

7. Ferrari F40 del 1991

Per molti la F40 è la supercar definitiva. Prima vettura di serie ad avere una velocità massima dichiarata di oltre 320 km/h, ultimo baluardo della guida analogica estrema, ultima creazione del Cavallino ad essere approvata personalmente da Enzo Ferrari. Emozionante da guidare ma anche solo da ammirare.

Con 20.500 km percorsi e rifinita nell’obbligatorio Rosso Corsa rossa, questo esemplare è stato venduto a Gstaad, in Svizzera, per 1.955.000 franchi.

6. Ferrari 250 Europa GT del 1955

Anche se già esistevano dei modelli Ferrari considerati stradali, è con la 250 GT Europa che si avvia davvero la dinastia delle GT di Maranello. Un modello di grande eleganza, realizzato coniugando il design Pininfarina con la superlativa ingegneria del motore V12 realizzato da Gioachino Colombo. Un manifesto di intenti che ha scritto le regole per tutte le altre Ferrari Gran Turismo a seguire.

Battuto negli Stati Uniti per 2.095.000 dollari, questo è l’ultimo esemplare realizzato, esposto al Motor Show di Bruxelles del 1956 e certificato Ferrari Classiche per avere ancora telaio, motore, carrozzeria, sospensioni e freni originali.

5. BMW 507 del 1957

Rispetto alla sua antagonista, la Mercedes 300 SL Roadster, la BMW 507 è un’auto molto più rara: sole 254 costruite, di cui appena 34 appartenenti alla prima serie, come questo esemplare in bianco con tettuccio rigido di fabbrica. È stata restaurata nel 2009 ma conserva i suoi interni originali e le ruote Rudge corrette, fattori che l’hanno aiutata a classificarsi terza di classe al concorso di Pebble Beach nel 2013. All’asta di Zoute, in Belgio, ha superato i 2 milioni di euro.

4. 1938 Bugatti Tipo 57C Atalante

La Type 57 era già acclamata come un’automobile estremamente prestazionale quando, due anni dopo la sua presentazione, il motore otto cilindri in linea con albero a camme in testa fu dotato di un compressore tipo Roots, portando la potenza a ben 160 cavalli.

L’esemplare andato all’asta è uno di sole tre Atalante T57C progettate da Jean Bugatti con motore sovralimentato di fabbrica e carrozzeria in alluminio, una specifica che garantisce prestazioni mozzafiato almeno quanto il suo aspetto. Di proprietà della stessa persona per 60 anni e ritenuta straordinariamente originale, è stata venduta per una cifra non rivelata, ma comunque superiore ai 2 milioni di dollari all’asta di Quail, in California.

3. BMW 507 del 1957

Ed eccoci ancora con una BMW 507. Questa roadster blu, appartenente alla seconda serie e dotata di tettuccio rigido, ha spuntato 2,3 milioni di dollari all’asta Audrain a Newport, Rhode Island, ed è un esemplare dalla storia quantomeno insolita. Era stata infatti acquistata come 507 “di scorta” (nel caso in cui l’altra 507 del proprietario non fosse partita) ed è stata lasciata per 43 anni, gran parte della sua vita quindi, rinchiusa in un capannone di Filadelfia, da cui è riemersa per la prima volta nel maggio 2022. In moto.

2. Ferrari LaFerrari del 2014

Solo otto anni fa poteva essere acquistata a meno della metà, a patto di essere uno dei 499 fedelissimi a cui Ferrari ha concesso l’opportunità di acquistarne una. Per il fortunato proprietario si è rivelata quindi un ottimo investimento, anche perché nonostante avesse percorso solo 930 km e fosse descritta in condizioni “come nuova”, nel 2016 questo esemplare è stato riverniciato in Giallo Modena, mentre gli interni neri sono stati rifiniti con strisce grigie e gialle. Una licenza che non le ha impedito di spuntare, a Parigi, ben 2.558.750 euro, cifra record per una LaFerrari con specifiche europee.

1. Porsche 550 Spyder del 1955

Prima vera auto da corsa costruita da Porsche, la 550 Spyder era conosciuta sui circuiti degli anni 50 come “l’ammazzagiganti”, e anche in questo caso ha tenuto fede alla sua reputazione. All’asta Bonhams di Amelia Island questo esemplare dal passato sportivo e in mano allo stesso proprietario da 50 anni ha spuntato ben 4.185.000 dollari.

Non male per una “macchinetta” da appena un litro e mezzo di cilindrata e 135 cavalli.

Tags: asta, Auto storiche, Bonhams, record



logo