Rara e insospettabilmente divertente da guidare: nessuno se lo aspetterebbe da una station wagon dall’aspetto così sobrio. Difatti questa non è una station, bensì una Sportwagon: è la nomenclatura voluta da Alfa Romeo per le proprie “giardinette”, auto che dovevano prevedere uno spazio maggiore per la famiglia e per i lunghi viaggi, mantenendo però il piglio sportivo tipico della Casa. Fu proprio la 33 ad inaugurare la tradizione delle station, o meglio sport-wagon, dopo alcuni esperimenti eseguiti da carrozzieri esterni sulle Giulia e sull’Alfasud.
Partendo dalla collaudata base della “piccola” Alfa con motore boxer e trazione anteriori, venne incaricata la carrozzeria Pininfarina di creare un portellone posteriore ed aumentare lo spazio per i bagagli: nacque così un’equilibrata vettura – già sulla prima serie – che ottenne un buon successo di mercato. Veniva scelta sia dai padri di famiglia che dalle “signore bene” che non volevano la solita VW Golf. Alla trazione anteriore venne affiancata quella 4×4 inseribile con una manopola sul tunnel, esclusivamente per un utilizzo sui terreni a bassa aderenza. Il successo sia della station wagon che della trazione integrale indirizzò tali versioni anche sul restyling della 33 di fine anni ’80, quando veniva sviluppata anche la versione sportiva “quadrifoglio”.
L’esemplare qui proposto è la sintesi di tutto questo: si tratta di uno degli ultimi esemplari di 33 Sportwagon Q4, il canto del cigno, all’epoca poco diffuso, della prima auto da famiglia di Arese.
E’ stata prodotta in meno di 600 esemplari, forse per via di un prezzo non proprio popolare, oltre 32 milioni di lire all’epoca ma le sue doti sono incredibilmente sorprendenti: tanto spazio in una linea sobria ma tutto sommato gradevole, l’ultima evoluzione del boxer portato a 1.7 di cilindrata con 16 valvole e 130 cavalli per portare a spasso un peso piuma sotto i 1000kg, ma soprattutto la trazione integrale Permanent4 o Q4 in questo caso; era l’evoluzione della 4×4, non più attivabile manualmente, ma una nuova trazione integrale permanente a percentuale variabile sulle ruote posteriori fino al 50% mediante un differenziale centrale a funzionamento magnetico.
Emerge un comportamento su strada magnifico: il rollio è praticamente annullato e l’auto diventa una piccola bomba in grado di competere con i moderni SUV senza imbarazzo. Sui fondi a scarsa aderenza, poi, l’efficace sistema di trazione rende questa Sportwagon una piccola gazzella, una sorella maggiore della Panda 4×4, penalizzata unicamente dalla ridotta altezza da terra.
Questo esemplare è stato immatricolato a Mantova dal primo proprietario nel Gennaio del 1994, nel colore Biancospino con equipaggiamento molto completo che comprendeva aria condizionata, tetto apribile, antifurto con telecomando, servosterzo e ABS. Gli interni in alcantara grigi e neri unitamente al volante sportivo e pomello del cambio in pelle erano invece appannaggio delle Quadrifoglio che avevano anche i cerchi in lega da 14” di serie. Standard era anche la chiusura centralizzata, i vetri elettrici anteriori, i doppi specchi retrovisori con calotta verniciata del colore della carrozzeria e l’orologio digitale.
Nel 1997 l’auto è passata al secondo proprietario che l’ha custodita con tanta passione fino ai giorni nostri percorrendo circa 120.000km in totale: durante questi anni l’auto ha sempre eseguito la manutenzione ordinaria e straordinaria presso la rete ufficiale Alfa Romeo come testimoniato dal libro tagliandi e dalle oltre 60 fatture degli interventi svolti, ;uno degli ultimi è stata una profonda revisione del motore. Il proprietario, con tanta cura, segnava in un file excel ogni intervento svolto come abbiamo visto in poche altre auto trattate, anche di maggior valore.
E’ stato da noi eseguito un restauro conservativo, soprattutto dal punto di vista estetico ed elettrico, interamente documentato per oltre 6000 euro, e l’auto si presenta oggi in condizioni pari al nuovo: scocca inurtata, soltanto lavata e grafitata nel sottoscocca, velata interamente all’esterno (a seguito di una grandinata nel 2019), sostituiti i componenti in plastica che stonavano con lo stato dell’auto, rimesso in funzione l’impianto di aria condizionata e sostituita l’alcantara dei sedili anteriori, il rivestimento del cielo e tanto altro.
A corredo viene consegnato un secondo set di cerchi, portasci e portapacchi, il paraurti originale e svariati altri pezzi di ricambio. Completano il corredo le doppie chiavi, i vari manuali compreso il libretto dei tagliandi.
Delle circa 600 Sportwagon Q4 prodotte, oggi ne risultano soltanto 42 immatricolate in Italia e sicuramente pochissime si presentano in simili condizioni, con optional oggi appetibili come l’aria condizionata ed il tetto apribile.
Vettura con targa e libretto originali, omologata RIAR e ASI, visibile previo appuntamento a Milano.
Appare nel video “Perchè Comprarla Classic” di Motor1. Vettura provata anche da Ruoteclassiche nel numero di Giugno 2023.
Maggiori info su : www.gulfblue.it