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1750 Veloce: l’Alfa Romeo GT più bella
Autore: Michele Di Mauro · Credits Ph: Michele Di Mauro
8 Febbraio 2023L’Alfa Romeo Giulia è stata probabilmente la berlina media più ambita degli anni sessanta: ricca di personalità, veloce, moderna, aerodinamica, si impone immediatamente come riferimento per la categoria.
Ovvio che per un modello simile, la clientela Alfa Romeo si aspetti una coupé altrettanto valida. La risposta a cotante aspettative si chiama Giulia GT, ed è chiamata a sostituire la Giulia Sprint 1600, di fatto una Giulietta Sprint aggiornata col motore 1.6 della Giulia Ti.
Come per la Giulietta Sprint, il disegno della carrozzeria è affidato ancora a Bertone, ma stavolta il risultato è opera di un giovanissimo ed esordiente Giorgetto Giugiaro, che ne delinea uno stile che farà scuola all’interno della stessa Alfa Romeo e nel resto del mondo. Le forme della nuova filante coupé 2+2, incredibilmente equilibrate e sapiente compromesso tra eleganza e grinta, sono tracciate sul pianale della berlina Giulia Ti con passo accorciato da 2510 a 2350 mm, che contribuisce a regalare alla nuova sportiva qualità stradali di rilievo assoluto, al punto da rendere la nuova GT una delle coupé più ambite del periodo, come lo è la Giulia tra le vetture da famiglia.
Modello dalla carriera longeva e di successo, la Giulia GT genera diverse versioni e allestimenti: Sprint GT, GT Junior, GTC, GTA, e GT Veloce. Il debutto avviene nel settembre 1963 durante un’anteprima dedicata alla stampa, e coincide con la presentazione delle linee di montaggio nel neonato e avanzatissimo stabilimento di Arese. Anche se motore e cambio arrivano dalla storica sede del Portello, la Giulia GT è formalmente la prima automobile ad uscire dal nuovo imponente sito produttivo.
La prima Giulia GT è la 1,6 spinta dal quattro cilindri in linea bialbero in lega leggera della Giulia TI, potenziato a 106 cv grazie a carburatori doppio corpo Weber e differenti regolazioni di distribuzione e accensione. Un modello tecnologicamente avanzato, dotato di cambio a cloche, quattro freni a disco e capace di una velocità di punta di oltre 180 km/h.
Per i più esigenti viene lanciata dopo poco la nuova Giulia Sprint GT Veloce, versione più prestigiosa, potente meglio rifinita, distinta dai 3 profili cromati sulla calandra anteriore a nido d’ape, dagli stemmi rotondi smaltati col Quadrifoglio alla base dei montanti posteriori e dalla Scritta “Veloce” sul lato destro dello specchio di coda. Nonostante la potenza aumentata di appena tre cavalli, grazie all’erogazione di coppia ottimizzata la Veloce sfiora i 190 all’ora, posizionandosi al vertice della categoria e creando più di qualche grattacapo alle sportive di segmento superiore.
L’ottimo successo commerciale della vetture suggerisce di posiziona all’estremo inferiore della gamma una GT in versione più popolare, meno impegnativa da acquistare e mantenere. Nasce quindi la GT Junior, con motore da 1,3 litri di cilindrata e finiture più economiche, seppur comunque dignitose.
È nel 1967 che la gamma si evolve ancora: la Giulia Sprint GT Veloce esce di scena lasciando lasciarono il posto alla nuova 1750 GT Veloce, che perde il nome Giulia perché eredita il motore delle nuova 1750 berlina con potenza aumentata a 118 CV. In virtù della parentela con la berlina di classe superiore, la nuova GT viene ristilizzata nella parte anteriore, che perde il caratteristico scalino e guadagna una nuova mascherina nera a singolo baffo cromato che spartisce quattro fanali circolari, con quelli interni di diametro più piccolo, mentre i fanalini posteriori montano il catarifrangente al centro. I quadrifogli sui montanti posteriori da verdi diventano dorati.
Anche l’interno viene ridisegnato, con una nuova plancia, nuovi strumenti e nuova console centrale ispirati alla 1750 berlina e inediti sedili profilati con poggiatesta anteriori estraibili.
La 1750 GT Veloce viene leggermente ristilizzata nel 1969, in concomitanza con la presentazione della seconda serie: le luci di posizione anteriori vengono integrate nel frontale, si rinnovano paraurti, rostri, coppe ruota, e fanali posteriori, ora uguali a quelli delle altre GT, mentre all’interno cambiano i bei sedili, i pannelli e la pedaliera, ora incernierata in alto. Il nuovo motore a due carburatori doppio corpo la spinge ben oltre i 190 km/h.
L’Alfa Romeo 1750 GT Veloce presentata in vendita su Agorauto è un esemplare del 1969, e appartiene agli ultimi lotti di produzione della prima serie. Tuttora in ottime condizioni, è stata restaurata oltre 10 anni fa ma si presenta ancora in forma smagliante sia nell’aspetto, con una carrozzeria riverniciata nel Rosso Amaranto di fabbrica, che nel comportamento stradale. Fedeli alle specifiche di produzione del 1969 anche gli interni, molto belli e ben conservati.
Dotata di due set di cerchi, gli originali e i replica Momo Vega con pneumatici nuovi, visibili nel servizio, la vettura è dotata di CRS e meritatamente omologata ASI con Targa Oro. Un bell’esemplare da aggiungere in qualsiasi collezione: la 1750 Veloce rappresenta, a detta di tanti appassionati del marchio del Biscione, l’apice della produzione GT di grande serie. Elegante, veloce, sobria, unisce le prestazioni dei modelli più performanti alla pulizia stilistica del primo disegno di Giugiaro, senza gli eccessi delle successive 2000 GTV. Non fatevela scappare, la trovate in vendita QUI.
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