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Agorauto al MIMO: tra le hypercar con la Z3 Coupé

Autore: Michele Di Mauro · Credits Ph: Michele Di Mauro

19 Giugno 2023
Agorauto al MIMO: tra le hypercar con la Z3 Coupé

L’edizione 2023 si è svolta tutta in Autodromo a Monza: c’eravamo anche noi con una youngtimer del nostro marketplace

Lo scorso venerdì è partita l’edizione 2023 di MiMo, acronimo di Milano Monza Motor Show. Un evento focalizzato sullo stato dell’arte della tecnologia di supercar e hypercar internazionali, in mostra al paddock e impegnate in pista, e più in generale sulla passione per l’automobile di oggi e domani, con un occhio a quella di ieri e la possibilità, per il pubblico, di provare le ultime novità termiche, ibride ed elettriche su uno dei circuiti più affascinanti al mondo.
Tantissime le case coinvolte in questa edizione, dalle star del paddock firmate Ferrari, Lamborghini, Bentley, Lotus, Mc Laren, KTM e Aston Martin alle “irraggiungibili” artigianali come De Tomaso, Apollo e Pambuffetti, a fuoriclasse come Effeffe e prodotti decisamente più terrestri come le ultime novità di Volkswagen, Hyundai, Suzuki, BYD, Nissan o Mazda.
A fare da contorno, le esibizioni di Dodge Challenger Hellcat Jailbreak e Ram TRX Avoc e i test ride a due ruote di Suzuki e dell’elettrica Verge.

Passato e futuro: dalla Collezione Marazzato alla guida autonoma

Tante pure le preview, dalla berlina full electric Aehra, che entrerà in produzione nel 2026, alla Mazda MX-30 R-EV, dalla piccola Mole Urbana alla 044s, versione reimmaginata della mitica Lancia Delta S4 prodotta da Grassi Scuderia Milanese. Non sono mancati poi attimi di adrenalina dal futuro, con la sfida in circuito della Indy Autonomous Challenge, la gara che vede contrapposte le “monoposto” Dallara AV-23 guidate da un software di controllo che utilizza sensori, supercomputer e hardware di attuazione, consentendo in questo modo alla vettura di correre in maniera autonoma e senza pilota. A programmare i software, gli studenti ed i ricercatori delle più importanti università e centri di ricerca del mondo.
E a condire il tutto, un’area dedicata ai veicoli delle Forze Armate e ai mezzi storici pesanti della Collezione Marazzato, oltre a ritrovi e raduni tematici spalmati sul programma dell’intero weekend, che ha raccolto ben 60.000 visitatori, concomitante col passaggio della 1000 Miglia a Milano e con le celebrazioni per i 120 anni di ACI Milano.

In parata tra le Hypercar con la Z3 Coupé

Il taglio del nastro e l’avvio delle attività di MiMo 2023, alla presenza delle autorità tra cui il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani e l’ideatore di MiMo Andrea Levy, ha anche dato il via ad una speciale parata di supercar e di vetture stampa, impegnate in un giro sul circuito di Formula 1 seguito da un suggestivo passaggio sulle vecchie sopraelevate in cui si correva il Gran Premio d’Italia nella seconda metà degli anni cinquanta: è l’asfalto calcato da tutti i più grandi, da Ascari a Fangio a Stirling Moss, e dove perse la vita l’indimenticato Von Trips.
Per la sua partecipazione alla Journalist Parade, Agorauto ha schierato in griglia di partenza una vettura in linea con la filosofia del portale. Abbiamo scelto una youngtimer da collezione attualmente in vendita nel nostro marketplace che, siamo onesti, ha riscosso davvero tanti consensi e commenti appassionati: una BMW Z3 Coupé 2,8 del 1998.
Sportiva a due posti secchi prodotta dal 1995 al 2002, la Z3 è stata la prima roadster di massa prodotta da BMW. Un modello di grandissimo successo, arrivato alla soglia dei 300 mila esemplari tra le varie versioni e motorizzazioni. Lanciata sapientemente con un ruolo da protagonista nel film di James Bond “GoldenEye”, la Z3 è stata anche la prima vettura della casa tedesca ad essere assemblata nel nuovo stabilimento di Spartanburg, negli Stati Uniti, ed è stata venduta addirittura in 130 paesi.

Una youngtimer dalle grandi soddisfazioni

Se la Z3 Roadster è un modello diffusissimo e oggi anche piuttosto economico, la variante coupé è invece un oggetto piuttosto particolare. Lanciata solo nel 1998, si colloca infatti nella fascia alta della gamma, e monta esclusivamente i più prestigiosi e performanti motori a sei cilindri, che al debutto sono il 2,8 da 193 cavalli e il 3,2 dell’indomabile Z3 M da 321 cavalli, entrambi di derivazione Serie 3.
Molto brillante ma decisamente meno estrema e “pericolosa” della brutale M, la Z3 Coupé 2,8 resta in listino per circa un paio d’anni, sostituita a fine 2000 dalla 3,0 litri da 231 cavalli, un po’ più vuota in basso ma più soddisfacente agli alti regimi.

Rispetto alla Roadster, con la quale condivide buona parte dell’affascinante carrozzeria sportiva, ricca di spunti retrò e caratterizzata dal lungo cofano e dal posto guida molto arretrato, la Coupé beneficia di un telaio molto più equilibrato, soprattutto grazie alla maggiore rigidità data dalla carrozzeria chiusa. Lo schema da sportiva classica con motore anteriore e trazione posteriore, passo relativamente lungo, carreggiata anteriore e posteriore larga e sbalzi corti, unita al baricentro basso e alle masse ben bilanciate, a un assetto sportivo ma confortevole, allo sterzo diretto e preciso e a un impianto frenante con ABS potente e incisivo, rendono la Z3 Coupé una sportivetta decisamente sorprendente tra i cordoli del circuito brianzolo.
Le personalissime forme da piccola shooting brake, unite ad un abbinamento cromatico che più vintage non si può, verde bottiglia con interni in pelle chiara e radica, ci hanno fatto approcciare la griglia di partenza in maniera un tantino timorosa. E invece la piccola BMW, che quasi spariva tra pick-up ipercavallati e mostruose hypercar superaerodinamiche, ha attirato la simpatia e l’apprezzamento di tutti, compreso il driver della McLaren che ci ha preceduto in circuito, che non ha mancato di affiancarci e sorriderci col pollice alzato dal posto guida della sua sportiva dal valore di oltre 10 volte superiore.

Come ogni modello di grande successo la Roadster, soprattutto nelle versioni a quattro cilindri più paciose (e ad eccezione delle costose ed esclusive M), è diventata nel tempo un modello fin troppo popolare, mentre la forma particolare e i motori impegnativi hanno reso la Z3 Coupé un modello raro da nuovo e oggi decisamente apprezzato dai collezionisti che cercano l’affidabilità di una moderna abbinata alle sensazioni di guida emozionanti di una classica. Motivo per cui, quando se ne trova una bella e integra come l’auto qui fotografata, conviene non farsela scappare. Oggi un buon esemplare viaggia tra i 20 e i 30 mila euro, ma nel giro di poco potrebbero non bastare più.

Tags: bmw, mimo, youngtimer



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