La storia di Mercedes-Benz
La Mercedes-Benz nasce ufficialmente nel 1926, ma affonda le sue radici nel 1886, anno in cui Karl Benz inventa la prima automobile dotata di motore a scoppio.
Nel 1926 infatti avviene la fusione tra le due Case tedesche Benz e Daimler, riunite sotto il nome di Mercedes-Benz. Ai tempi il capo progettista della Daimler è un certo Ferdinand Porsche…
L’ascesa politica di Adolf Hitler porta diversi vantaggi alle case automobilistiche tedesche. La politica interna del partito nazionalsocialista prevede tra le altre cose la riduzione delle tasse sull’acquisto di mezzi a quattro ruote. Per Mercedes è un momento d’oro, grazie anche alla prima vittoria sportiva importante a Monza nel 1934 con Rudolf Caracciola e Luigi Fagioli, e il lancio, nel 1936, della 260D, prima auto di serie spinta da un motore diesel.
Ma la sconfitta della Seconda Guerra Mondiale assesta un brutto colpo alla Casa della Stella, che a partire dal 1946 torna sul mercato con un solo modello, la 170V, seguita nel 1949 dalla corrispondente versione diesel 170D.
Gli anni Cinquanta segnano una graduale ripresa: la 300 del 1951 diventa famosa come auto di rappresentanza del cancelliere della Germania Ovest Konrad Adenauer, mentre il 1953 è l’anno del debutto della 180 “Ponton” a scocca portante. Sono gli anni anche della rinascita sportiva del marchio, che si aggiudica la 24 Ore di Le Mans, la Carrera Panamericana e, sulla loro scia, lancia nel 1954 la formidabile 300 SL. Potente, opulenta e velocissima la “gullwing”, così soprannominata per le scenografiche portiere ad ali di gabbiano, è anche una delle più belle granturismo in commercio. Una instant classic che è oggi tra le classiche più desiderate.
Nello stesso anno il pilota argentino Juan Manuel Fangio, su Mercedes, diventa campione del mondo di Formula 1, successo bissato nel 1955.
Nel 1959 la casa di Stoccarda inventa la scocca a deformazione programmata, poi estesa a tutte le automobili moderne; nel 1963 debuttano due modelli chiave per la produzione tedesca, la grossa berlina 600 e la seconda generazione della spider SL, denominata “Pagoda” per via del caratteristico tettuccio concavo.
Gli anni Settanta vedono il lancio della nuova generazione di SL, la cosiddetta “Panzerwagen”, e della prima generazione di classe S, l’ammiraglia Mercedes per antonomasia.
Nel 1975 lo stile della stella a tre punte viene affidato al designer friulano Bruno Sacco, che firmerà molte delle Mercedes più belle di tutti i tempi.
Due anni dopo, la 300SD è la prima automobile di serie dotata di propulsore turbodiesel; nel 1979 è il turno di un’altra autentica icona, la classe G 4×4, e della commercializzazione in Europa di un’altra invenzione rivoluzionaria: l’ABS.
Gli anni Ottanta di Mercedes si ricordano essenzialmente per due berline di grande successo: la 190 del 1983, all’epoca la vettura più piccola mai prodotta dalla Casa tedesca, e la serie 200/300 W124, una delle youngtimer oggi più amate dagli affezionati del marchio, soprattutto nelle versioni derivate station wagon, coupé e cabriolet. Alla fine del decennio arriva anche la quarta serie della SL, autentico laboratorio tecnologico e una delle più belle auto mai realizzate dal brand di Stoccarda.