Triumph: Auto storiche e d’epoca

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14 Triumph in vendita

TRIUMPH 2000 ROADSTER 1949

La Triumph 2000 Roadster fu costruita nel 1949 ampliando la gamma TRIUMPH affiancandosi alla già […]

  • Modello: -
  • Alimentazione: Benzina
  • Paese: Italia
  • Paese d'origine: -
  • Chilometri: 1838
  • Trazione: Posteriore
  • Tipologia: Coupè
  • Prezzo: € 42.000,00
  • Allestimenti e optional: Tettuccio Apribile
  • Posti: 4
  • Anno: 1949
  • Stato: restaurato

TRIUMPH TR4 IRS 1965

Bellissima TR4 IRS, versione che differisce dalle precedenti per via del nuovo telaio aggiornato con […]

  • Modello: -
  • Alimentazione: Benzina
  • Paese: Italia
  • Paese d'origine: Italia
  • Chilometri: 10900
  • Trazione: Posteriore
  • Tipologia: Spider/Roadster/Barchetta
  • Prezzo: € 34.900,00
  • Allestimenti e optional: Cerchi a raggi verniciati, Freni a disco, Freni a tamburo, Hard Top, Interni Skai, Matching Numbers, Overdrive, Portapacchi, Tettuccio apribile
  • Posti: 4
  • Anno: 1965
  • Stato: conservato

TRIUMPH TR4 SPORT 1962

Vettura funzionante presenta qualche piccolo e veloce intervento da eseguire di meccanica. Nessun punto di […]

  • Modello: -
  • Alimentazione: Benzina
  • Paese: Italia
  • Paese d'origine: Italia
  • Chilometri: 68655
  • Trazione: Posteriore
  • Tipologia: Spider/Roadster/Barchetta
  • Prezzo: € 27.500,00
  • Allestimenti e optional: Tettuccio apribile
  • Posti: 4
  • Anno: 1962
  • Stato: restaurato

TRIUMPH TR7, 1981

Triumph TR7 bellissima, solo piccoli difetti nei pannelli porta, per il resto TOP. Nessun lavoro […]

  • Modello: -
  • Alimentazione: Benzina
  • Paese: Italia
  • Paese d'origine: Italia
  • Chilometri: 68000
  • Trazione: Posteriore
  • Tipologia: Spider/Roadster/Barchetta
  • Prezzo: € 7.900,00
  • Allestimenti e optional: -
  • Posti: 2
  • Anno: 1981
  • Stato: restaurato

La storia di Triumph

Triumph è già un marchio affermato nel settore delle biciclette e delle motociclette quando, nel 1921, acquisisce gli stabilimenti e i locali della Dawson Car Company, entrando di fatto nel mondo dell’automobile.

Dopo alcune realizzazioni su licenza, nel 1927 debutta la prima vettura di serie, la Super 7. Un modello di successo che, nel giro di tre anni, consente all’azienda di creare una divisione automobilistica autonoma, la Triumph Motor Company. Difficoltà economiche seguenti porteranno in seguito la proprietà a cedere le divisioni Cycle e Motorcycle e a concentrarsi esclusivamente sulla produzione automobilistica.

Nel 1937 a capo della progettazione viene nominato Donald Healey, a cui va il merito di aver reso autonoma la Triumph nella progettazione, inclusi telai e motori. Due anni dopo Healey diventa general manager, ma lo stabilimento poco dopo viene distrutto da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale.

Nel 1945 ciò che è rimasto della Triumph Motor Company viene rilevato dalla Standard Motor Company che, un anno dopo, riavvia la produzione con alcuni suoi vecchi modelli e con una vettura nuova, la Triumph Roadster 1800. Ad essa seguono la Renown, la piccola Mayflower e la Roadster 2000, con la stessa carrozzeria in alluminio della 1800.

Negli anni cinquanta a Triumph viene assegnato il ruolo di divisione sportiva del gruppo. Nasce la celebre dinastia delle roadster TR, che resiste nei listini per circa trent’anni. Con la successiva soppressione del marchio Standard, la gamma Triumph può ampliarsi ad altri segmenti di mercato. Nel 1959 nasce quindi la piccola Herald, che inaugura una lunga e fruttuosa collaborazione con lo stilista italiano Giovanni Michelotti.

Alla fine del 1960 il gruppo Standard Triumph è acquisita dalla Leyland. La gamma viene ulteriormente ampliata con nuovi modelli disegnati da Michelotti: le berline a 6 cilindri Vitesse e 2000, la piccola spider Spitfire, la coupé GT6 e la TR di nuova generazione, la TR4.
A queste seguono, negli anni sessanta, la versione potenziata TR5, la berlina 2500 PI e la berlina media 1300/1500.
Nel 1968 la Leyland e la British Motor Corporation si fondono nel colosso British Leyland. Un passaggio che porta alla scomparsa di diversi marchi ma che, nonostante la concorrenza interna con MG, preserva la personalità di Triumph, delegata alla produzione di vetture sportive e berline brillanti.
Le serie TR, Spitfire e GT6 vengono aggiornate a affiancate dalle nuove berline Toledo e Dolomite, la cui versione Sprint è una delle “saloon” più veloci dell’epoca. Nel 1971 debutta anche la Stag, una grossa coupé/targa spinta da un V8 di 3 litri.

Il tramonto del marchio Triumph nelle automobili

La parabola discendente che porta al tramonto del marchio si innesca a metà degli anni settanta, quando la Triumph, insieme a Rover e Jaguar, viene collocata nella cosiddetta Special Division del gruppo British Leyland. Il primo modello dopo il riposizionamento è la sportiva TR7 del 1976. Seppur divenuta, assieme alla sua evoluzione TR8, la vettura della serie TR più venduta, questa non ha mai davvero conquistato il cuore degli affezionati del marchio, ancora alla ricerca di quel sapore di vecchia Inghilterra che alla TR7 oggettivamente manca.
Il marchio Triumph sparisce definitivamente dai listini automobilistici nel 1984, con l’uscita di produzione della berlina Acclaim, nient’altro che una versione rimarchiata della giapponese Honda Ballade.

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