La storia di Gilera nel motociclismo
Gilera, marchio di ciclomotori e motocicli oggi di proprietà del Gruppo Piaggio, nasce nel 1909 a Milano.
Lo sviluppo cresce dopo la Prima guerra mondiale, quando le moto Gilera 500 conquistano le prime grandi vittorie sportive più prestigiose competizioni internazionali.
Nel 1937, con Piero Taruffi alla guida della Rondine 500 con compressore, Gilera stabilisce il record mondiale dell’ora alla media di ben 274,181 km/h e, con Dorino Serafini, conquista l’alloro nel Campionato Europeo del 1939.
Dopo l’inevitabile pausa bellica, l’azienda riprende le attività presentando la Saturno 500 e le Nettuno 250 e 125. Le nuove quattro cilindri 500 dominano la classe nel Motomondiale e, tra il 1950 e il 1957, conquistano sei titoli piloti e due costruttori.
I successi sportivi regalano ulteriore popolarità al marchio milanese, che negli anni Sessanta ottiene ottimi riscontri commerciali con le Saturno, Giubileo, Rossa, Turismo e Sport.
A fine 1969 Gilera entra nell’orbita del Gruppo Piaggio, che compie importanti investimenti su tutta la gamma, puntando in particolar modo al fuoristrada, attività in cui il marchio si era distinto in passato. Con la 50 Trial 5V, guidabile senza patente, e con una serie di iniziative promozionali dedicate, Gilera espande poi la sua presenza di mercato alla fascia dei quattordicenni.
Gli anni Ottanta portano una nuova serie di motori a 4 tempi di derivazione automobilistica da 350 e 500 cc: il primo modello spinto dal nuovo motore è l’enduro Dakota 350 del 1986, seguito dalle RC 600 e RC 750 da competizione. Gli anni Novanta portano invece a modelli stradali di eccellenza nel quarto di litro, come le SP01 e 02 e la avveniristica CX125, caratterizzata dalle ruote lenticolari e dalla forcella anteriore monobraccio.