La storia di Honda nel motociclismo
Honda Motor Co., è tra i primi produttori di automobili e motocicli al mondo, con una produzione annua di oltre 14 milioni di motori.
L’attività parte nel 1937 come fornitore di motori e parti meccaniche, ma è dopo la Seconda guerra mondiale che il fondatore Soichiro Honda ha l’intuizione di intercettare il bisogno di nuovi mezzi di motorizzazione per il paese devastato dal conflitto. Monta quindi un semplice propulsore di piccola cilindrata su un telaio di bicicletta, realizzando il mezzo di trasporto semplice ed economico, ideale per quel particolare momento storico.
Il successo della prima bici a motore permette in breve all’azienda di diversificare l’offerta con vari modelli di ciclomotori e motociclette, realizzando prosperità economica e successo commerciale anche oltreoceano, dove azzeccate campagne di marketing creano un modello di “biker” diverso da quello tradizionale americano, talvolta identificato come poco raccomandabile.
Un’identità sempre più forte e uno sviluppo tecnologico costante permettono negli stessi anni di scalzare anche i mostri sacri del motociclismo europeo, in particolare inglese e italiano. Honda diventa capofila di un primato nipponico nel settore tutt’oggi imbattuto.
Non manca, in una storia tanto ricca, l’aspetto agonistico: nel 1959 Honda iscrive per la prima volta le sue moto al famoso Tourist Trophy dell’isola di Man, dove due anni dopo ottiene la prima vittoria nelle classi 125 e 250 con Mike Hailwood e nel 1966 la prima vittoria nella 500.
Per riuscire nell’impresa, nel 1962 Honda si dota anche di un proprio circuito privato, a Suzuka: un impianto importante al punto da ospitare il Gran Premio motociclistico del Giappone dal 1987 al 2003.
Tutti i modelli di Honda storiche
Impossibile riassumere in poche righe il meglio della produzione Honda, tanto vasta e apprezzata è stata la produzione degli ultimi sessant’anni. Honda ha motorizzato il mondo, dai piccoli scooter a ruote basse tanto di moda negli anni Ottanta e Novanta, a quelli a ruote alte per i paesi in via di sviluppo come i Supercub, alle moto da cross ed enduro come XL, Africa Twin e Transalp, alle grandi classiche degli anni 70 come la serie Four, ai maxi scooter più recenti, a cominciare dal capostipite CN250. Discorso a parte meritano le supersportive: dalle CBR alle VRF passando per quel manifesto tecnologico assoluto che è stata la NR a pistoni ovali. Non c’è un settore delle due ruote in cui il marchio nipponico non sia presente da protagonista.