La storia di Moto Guzzi nel motociclismo
Moto Guzzi è uno dei grandi marchi motociclistici italiani, fondato il 15 marzo 1921 da Carlo Guzzi e Giorgio Parodi, aviatori reduci della prima guerra.
In un secolo di storia l’azienda ha prodotto oltre cinquanta modelli, spesso caratterizzati dai propulsori bicilindrici a V di novanta gradi.
La prima Moto Guzzi poggia le ruote su strada già nel primo anno di produzione, e porta al debutto assoluto il cavalletto centrale, avviando una fase prospera nell’intervallo tra le due guerre. Dopo il 1946 si riparte e già nel 1950 viene costruita nella storica sede di Mandello del Lario un’avveniristica Galleria del Vento, tuttora in uso per effettuare studi aerodinamici su motocicli e accessori. Ma non solo: fino al 1957 vi si sperimentano anche le “pose” dei piloti per ottenere la migliore penetrazione aerodinamica e, di conseguenza, la massima velocità possibile in gara.
Alla fine degli anni Sessanta nasce invece il marchio di fabbrica delle Moto Guzzi fino ai giorni nostri: il motore bicilindrico a V di 90°. Il primo modello a “indossarlo” è la V7, autentico modello culto della casa di Mandello; un’icona capace di portare, l’anno seguente, il marchio italiano a vestire addirittura la divisa della Polizia di Los Angeles. L’evento, di portata storica, viene celebrato con la nascita delle celebri V7 California ed Eldorado, quest’ultima dedicata al solo mercato americano. Quella della V7 è una dinastia lunga e fruttuosa, che vede l’avvicendarsi di diverse generazioni.
Ma allo stesso tempo una casa come Moto Guzzi non può trascurare le corse: i modelli simbolo dell’impiego agonistico si chiamano, nel tempo, Le Mans, Daytona, Centauro e Sport e vedono il marchio dell’aquila primeggiare in diverse categorie.
Dal 2004 Moto Guzzi fa parte del Gruppo Piaggio e dopo alcune fasi “stanche” è in fase di rilancio con nuovi modelli come la Griso, e la V85 TT, prima enduro nella storia del marchio.